GITA A MANTOVA

   UNA STUPENDA GITA A MANTOVA


Per noi è stata una splendida gita. Abbiamo visitato il PALAZZO DUCALE, LA CAMERA DEGLI SPOSI,LA CHIESA DI SANT.ANDREA, abbiamo fatto un giro sul mercato e infine, nel pomeriggio, abbiamo fatto un bellissimo giro in traghetto.
Il momento più bello è stato il viaggio in pullman ed è stato anche molto emozionante girare da soli in una città che non conoscevamo .
                                                      
    FINE

emanuele, brian, matteo.
 

Il mio peluche

Sogni: io con lui sognavo tante cose, come fare l'astronauta, viaggiare nei boschi e volare.
Perchè è speciale: è speciale per me perchè è stato il mio migliore amico.
Chi me la regalato: me l'hanno regalato due miei parenti quando avevo circa due anni; non lo perdevo di vista un minuto.
Esperienze con lui: giocando lo portavo dappertutto, ma la cosa più speciale è stata quando sono andato a raccogliere le castagne, l'ho portato con me ed è stato bellissimo compiere un'avventura insieme.
Conclusione: ultimamente il mio cagnolino lo ha quasi sbranato..... che tristezza!

Brian







Pippo

L’oggetto che voglio descrivere è un peluche di nome Pippo.
Me lo regalò mia nonna quando avevo 2 anni e da allora lo porto sempre con me.
E’ abbastanza piccolo, molto morbido, bianco con un quadrifoglio verde sul petto ed è a forma di coniglio.
Mi ricordo che quando avevo circa 3 anni, stavo facendo un giro in un negozio di materassi e cuscini con i miei genitori e con Pippo, ad un certo punto scesi dal passeggino con lui ed incominciai a correre finchè mia mamma non mi rimise dentro, solo che mi dimenticai il peluche su un cuscino e subito non me ne accorsi.
Quando fui in camera mia vide che mancava ed a quel punto disperata incominciai a piangere, ma ormai il negozio era chiuso.
Il mattino dopo mio papa andò a prenderlo e fortunatamente si trovava dove l’avevo lasciato il giorno precedente.
Oggi ce l’ho ancora e lo porto sempre con me in ogni mio viaggio.
Per me è speciale perché è come un amico e gli voglio molto bene!!!

Gaia

Il mio pallone

PALLONE DA CALCIO

Il mio oggetto speciale fu il mio primo pallone da calcio.
Il mio primo pallone da calcio me lo ha regalato mio fratello quando avevo 5 anni.
E’ un pallone molto ammaccato però è stato insieme a me da quando avevo 5 anni fino ad ora e non si è mai bucato, rotto o sgonfiato.
Quando torno da scuola mangio e appena torno su dalla cantina esco e inizio a giocare e non smetto finchè non arriva mio papà.
Il mio pallone è molto speciale per me perché non mi ha mai mollato nei momenti più brutti e dispiacevoli, per esempio quando perdo una partita vado subito da lui a raccontargli tutto quello che è successo e a rilassarmi palleggiando un pò oppure facendo qualche tiro.
Quando stavo dormendo ho sognato una persona cattiva che mi stava per picchiare ma poi è arrivato mio fratello con il pallone e glielo ha tirato in faccia e lo ha fatto scappare da quanta forza ha usato.

Le esperienze che ho vissuto con il mio pallone sono molto positive, per esempio quando vado a giocare al campetto e quando faccio goal bacio sempre quel pallone perchè è grazie a lui che sono ariivato a questo punto (PROVINI JUVENTUS)  

Yasser

Il mio anello

Anello
Per me il mio anello è speciale perchè è legato a una persona a cui tengo moltissimo.
Il sogno che un giorno si accorga dei miei sentimenti e che questo anello potrò darlo a lui.
E' di bigiotteria  ed è una fede semplice, quando lo perdo mi sento malissimo perchè se perdo l'anello perdo tutto!
Infatti quando lo ho perso in palestra mi sono sentita veramente male e ho chiesto a tutte le mie amiche di aiutarmi a cercarlo, ci siamo date tutte da fare e finalmente dopo un'ora  di ricerca, la mia amica Gaia ha trovato il mio prezioso anello.
Mi è tornato subito il sorriso e mi sono sentita una ragazza fortunata.

Denise

I miei roller

i miei roller


Un oggetto a me caro sono i miei roller perchè con loro ho vissuto due anni e tre mesi esatti con la mia ex vicina di casa, nonchè la mia amica Giulia.
Sei anni fa, quando avevo sette anni sono andata ad abitare in via Copernico e ho conosciuto Giulia che abitava sotto di me e aveva un anno in meno di me.
Tre anni fa lei si è trasferita lasciandomi sola e molto triste, ma in un anno mi ha insegnato ad andare con i roller e tutte le cose che so le so grazie a lei.
I miei roller sono neri con delle tinte rosse e bianche sui lacci, hanno quattro ruote di gomma nere e un freno dietro sul roller destro.
Ora io ho dei nuovi roller che sono viola e neri perchè i vecchi mi erano troppo stretti. Io ho ancora quei roller, che ho conservato bene e con tanto amore perchè in qualche modo mi legano ancora a lei. Con i roller io so correre più veloce che posso per la strada della mia via, so scendere e salire il marciapiede senza difficoltà, so scendere in avanti e all’indietro la discesa che percorrono le macchine per entrare in garage e so fare altre cose tipo una giravolta su me stessa e ho provato anche ad andare in bicicletta con i roller. :)
Mi diverto tantissimo e di solito li uso per liberarmi dai pensieri negativi, pensando solo ai bei momenti che ho vissuto e che vivrò insieme a loro!
                I LOVE MY ROLLER!!!!!
                                                                                 Greta

Il mio diario

           IL MIO DIARIO
Un oggetto importante per me è il mio diario dove ho scritto e scrivo tutte le cose più importanti della mia vita fino ad ora: avvenimenti, persone, emozioni, pensieri ecc..
Questo diario ce l’ho da circa cinque anni e me l’avevano regalato per il mio compleanno.
E’ di colore rosa e bianco, ha disegnata sopra una ragazza ed ovviamente ha un lucchetto. Per me è speciale per tutte le cose che ho scritto sulle sue pagine e uno dei momenti che amo di più è quando vado a rileggere tutte le cose che avevo scritto negli anni precedenti… E’ un’emozione davvero unica, vengono alla luce nella mia mente tutti i ricordi come un lungo sogno ad occhi aperti.
Quando me lo trovo davanti non saprei descrivere precisamente quello che provo, perchè è davvero un miscuglio di troppe emozioni, sia positive che negative; daltronde come le cose che ci sono scritte, che sono veramente tante.
Quando gli scrivo qualcosa, mi rivolgo a lui (il diario) come se fosse un amico, una persona vera e propria.
Un episodio legato ad esso è quando mio fratello, di nascosto, aveva provato a forzargli la serratura… Alla fine per fortuna non c’era riuscito ma comunque mi ero accorta del tentativo perchè non l’aveva neanche rimesso aposto e si capiva dalle condizioni del diario; poi ero venuta a sapere anche che era stato lui.
Il mio diario ne ha passate un po’, ma per questo è ancora più speciale.
Questi sono tutti i motivi per cui considero il mio diario così importante per me.
                                                                                  Sofia

Winnie the pooh

Winnie the pooh
Un oggetto a me caro è un grande peluche di Winnie the Pooh che mi è stato regalato quando avevo 4 anni.
Era la notte di Santa Lucia, quindi io al mattino mi alzai bella felice per vedere i miei regali, mi trovai davanti un pacco gigante, alto quasi come me. Lo scartai entusiasta e quando vidi che era Winnie the Pooh ero al settimo cielo visto che era il mio cartone preferito, volevo addirittura stare a casa per fare compagnia al mio nuovo,fantastico peluche.
Nelle mattine seguenti lo portavo a fare colazione con me, lo facevo sedere su una seggiola e gli mettevo un biscotto in bocca, per poi chiedergli se gli piaceva.
Ho ancora questo peluche e quando lo vedo mi fa venire in mente tantissimi ricordi della mia infanzia, momenti che non dimenticherò mai.

Elisa

In baita

Il mio posto preferito è in montagna, dove ho la baita.
C’è sempre profumo di frutti di bosco, dalla finestra della camera si vede una vallata piena di case e in lontananza una cascata. Sullo sfondo le montagne, con uno spruzzo di neve sulla cima, poi se esco dalla porta vedo una fontana di pietra davanti a un bosco. 
Ricordo che da piccola io, mia nonna e i miei cugini ci sedevamo su una panca di legno e aspettavamo in silenzio l’arrivo della volpe, era un momento magico, alcune volte portava anche i suoi cuccioli. Una sera si è avvicinata tantissimo e tutti ammiravamo immobili senza fiatare questa creatura stupefacente! Al tramonto, quando iniziava a fare un po’ buio, giocavamo tutti a nascondino, era divertentissimo perchè si poteva andare dappertutto e poi eravamo in venti a giocarci quindi trovare tutti era una bella impresa. Il primo a iniziare la conta era sempre mio zio che trovava tutti in pochissimo tempo ed era velocissimo a correre.
In questo magnifico posto l’anno scorso io e alcuni miei amici abbiamo trascorso l’ultimo dell’anno, è stato fantastico perchè c’era più di un metro di neve.

La baita quindi è il mio posto preferito, perchè è tranquillo, divertente e affascinante allo stesso tempo.

Elisa

Golf

Lo sport che voglio proporvi e' il golf, ossia quello che pratico.  
La mia passione nacque un sabato pomeriggio di circa tre anni fa quando mio papà stava guardando un torneo di golf in televisione e io non ci capivo niente, allora decidemmo di provare.
Fin dalla prima volta, giocare a golf mi sembrava molto bello anche se molto difficile.
Questo sport infatti richiede pazienza, molta concentrazione e soprattutto umiltà perchè è giocato per la maggior parte del tempo senza la supervisione di un arbitro e di solito ci sono delle elevate somme di denaro sul primo gradino del podio quindi...l’occasione fa l’uomo ladro!!!
I primi risultati li ho iniziati a vedere dopo circa un anno e mezzo di allenamento, a causa di una serie di problemi che non sto neanche a spiegare per non uscire dall’argomento, e per me sono state soddisfazioni.
Normalmente una gara dura sulle 5 ore e sono circa 7km a piedi o alcune volte con il golf cart; prima di partire bisogna riscaldarsi per circa un’oretta.
Ogni golfista che si rispetti ha una serie di mazze nella sacca in base alla distanza che deve fare: si parte con quella per fare i colpi vicini alla buca e si arriva fino a quella che, in base alla velocità e un'altra serie di motivazioni molto complicate, può arrivare a compiere fino a 340 metri con una pallina di plastica e altri materiali del diametro di quasi 5 cm e di circa 50 grammi.
In più c’è da studiare un libretto di 500 pagine con scritte tutte le regole.
Il bello del golf è che, arrivati ad un certo livello, si può guadagnare in soli quattro giorni oltre un milione di euro e fra sponsor e gare anche sui trecento milioni di dollari.
In Italia il golf è sottovalutato, ma nel mondo insieme al calcio è lo sport più praticato.
Nelson


Il mio swing


In gara