Ricordo che era un caldo giorno d’estate, stavo facendo un giro con la mia bicicletta a casa mia.
Erano con me mia sorella ed una sua amica. Stavano giocando a palla, quando ad un tratto decisero che volevano fare un giro in bicicletta anche loro, così andarono a cercare due biciclette. Sfortunatamente, però, ne trovarono solo una “funzionante” perchè tutte le altre avevano le ruote sgonfie.
Allora non sapendo cosa fare si guardarono in giro… Ed ecco che mi chiesero se potevo prestargli la mia. All’inizio io non volevo perchè avevo paura che rompessero qualcosa o comunque che non me l’avrebbero riportata indietro tutta intatta (com’era già successo d'altronde).
Allora chiesi loro se erano proprio convinte di voler fare un giro con la bicicletta o se volevano fare un’altra cosa ma loro mi risposero convinte di no, che non volevano fare nessun altra cosa.
A quel punto allora gli prestai la mia bicicletta perchè sapevo in fondo che era la cosa migliore che io potessi fare in quel caso.
Poi pensai anche che forse erano capaci di gestire bene una bicicletta senza procurargli dei danni. Insomma, mentre facevano il giro io cercai di pensare positivo.
Era passato circa un quarto d’ora quando tornarono con la mia bicicletta…
L’aveva usata l’amica di mia sorella, quando me la restituì era in una condizione accettabile quindi la presi e le sorrisi.
Alla fine ero felice di avergliela prestata, perchè avevo fatto solo bene, mentre invece se non gliel’avessi prestata sicuramente dopo un po’ mi sarei pentita.
Quindi alla fine della giornata quando l’amica di mia sorella andò via ero solo soddisfatta di quello che avevo fatto.
Anche se magari si fa fatica a fare qualcosa per gli altri o bisogna sacrificare qualcosa, ho imparato che ne vale la pena, perchè poi c’è la soddisfazione di aver fatto felice un’altra persona che non sei tu, e, alla fine, quando vedi una persona contenta la diventi anche tu!
Sofia
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